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  • Immagine del redattoreVincenzo Gregorio

La "Casa" dopo il COVID-19.

Non dimenticheremo mai le parole del presidente del consiglio che annunciava le restrizioni del 9 marzo 2020, alle quali tutti noi italiani ci siamo dovuti attenere, per contrastare l'avanzata del pericoloso virus (che tutt'oggi non è stato ancora sconfitto).

D' un tratto, tutto ciò che prima sembrava scontato divenne impossibile da ottenere: una passeggiata al centro commerciale, una pizza tra amici, un'ora di allenamento in palestra, un film al cinema....

E' inutile fare l'elenco visto che tutti noi ricordiamo chiaramente ciò che è accaduto.

Ma in riferimento al settore dell' Architettura e del Design degli interni, cos'è cambiato in seguito al lockdown?

(Provo a rispondere sulla base delle miei esperienze professionali.)

Il lungo periodo di quarantena, ha messo a dura prova il rapporto tra noi e la nostra casa, esplorata in ogni suo centimetro ed in ogni sua risorsa funzionale. Abbiamo trascorso forzatamente molto tempo all'interno di spazi difficilmente plasmati ad immagine e somiglianza delle nostre richieste esigenziali. In tempi migliori, i ritmi frenetici delle nostre giornate ci hanno abituato a vivere lo spazio domestico come un luogo di passaggio. Il COVID e la quarantena ci hanno fatto rivalutare tutto ciò.

Dopo il lockdown, ho ricevuto richieste crescenti concernenti la progettazione di giardini domestici e di SUITE con Spa e Welness. Semplicemente una coincidenza oppure il "virus" ha ancora di più rafforzato in ognuno di noi la consapevolezza che la propria casa è il posto più sicuro al Mondo?



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